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4 Finalmente ho il coraggio e la voglia di Fare la Puttana sulla Statale
di LucreziaGtles
05.08.2018 |
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"Controllo di aver chiuso la macchina e ripongo le chiavi nella tasca interna della borsetta con la cerniera, non vorrei mai perderle, sarebbe un disastro! O..."
Ore 23.10 Finalmente parcheggio e mi piazzo sotto al lampioneGuardo l’orologio, sono le 23 e 10, il termometro dell’auto segna una temperatura di 24 gradi, un po’ caldo per i miei gusti, ma per fortuna aprendo lo sportelo una leggera brezza fresca si infila tra le cosce e fa svolazzare il lembo del vestitino, lo interpreto come un chiaro segnale che devo, anzi voglio scendere per andare finalmente a battere.
Scendo godendomi tutti gli attimi e movimenti di questa semplice ma così importante operazione, mi giro verso l’interno dell’auto per prendere la mia borsetta dal sedile del passeggero, chiudo lo sportello, la luce interna dopo qualche secondo si spegne e mi ritrovo nel cono d’ombra della stradina laterale a circa 50 metri dalla strada provinciale dove le macchine passano più o meno veloci in ambo le direzioni.
Controllo di aver chiuso la macchina e ripongo le chiavi nella tasca interna della borsetta con la cerniera, non vorrei mai perderle, sarebbe un disastro! O forse no?!?!
Mi avvio camminando a piccoli pasi uno davanti all’altro per collaudare la mia andatura sculettante, voglio apparire il più femminile, sensuale e languida allo stesso tempo.
Pochi metri e uscirò dal con d’ombra, il mio cuore accelera, i rumori della strada si avvicinano, sto arrivando sotto il lampione dove finalmente sarò in piena vista e potrò mettere in mostra la mia mercanzia e soprattutto VENDERE il mio CORPO.
Il primo STEP è fatto, sono sotto al lampione, assumo una posizione di stallo mettendo leggermente di lato il fianco sinistro, e sollevando leggermente il ginocchio destro così da enfatizzare tutte le mie curve, osservo le macchine che passano sulla strada cercando qualche segno di reazione.
La mia nuova presenza incomincia a farsi notare, più di una macchina rallenta leggermente, per osservarmi meglio, adoro sentirmi scrutata e spero che riconoscano che sono una travestita molto femminile e soprattutto languida e vogliosa.
Qualcuno procede fino al distributore, entra così da poter invertire la marcia e tornare indietro per guardarmi meglio, immagino che non si aspettano che sia vestita così di classe e che forse ciò gli induca qualche dubbio sull’attività di meretricio che voglio praticare.
Per questo motivo decido di muovervi lentamente enfatizzando ogni gesto in modo che risulti il più provocante e sensuale possibile, fino ad arrivare a passarmi la lingua sulle labbra e a fare dei cenni di richiamo con il dito quando una macchina rallenta vistosamente per guardarmi bene.
Poi se si ferma mi porto il dito in bocca e lo succhio lascivamente incrociando le gambe, stringendo le chiappe e piegandomi leggermente in avanti per godermi appieno tutta la situazione.
Finalmente la strada esterna il suo interesse nei miei confronti, dopo avermi scrutata per bene durante un paio di passaggi un uomo sulla 50 a bordo di una vecchia macchina di grossa cilindrata si ferma vicino a me, apprezzo che mi faccia camminare un paio di metri per arrivare alla portiera, e mi compiaccio per la scelta strategica del luogo, fuori dalla strada e sufficientemente largo per permettermi di esibirmi ancheggiando e sculettando sotto al lampione.
Il finestrino scende, lui si sporge verso di esso, io mi inchino e appoggio la mano sul bordo della portiera, lo saluto e lui gentilmente contraccambia, mi chiede come mi chiamo, “Lucrezia Borgia”, cosa cerco, “un bel cazzo da succhiare e far godere per bene”, gli brillano gli occhi con un’espressione compiaciuta di chi pensa di aver fatto centro e mi risponde: “Invitante e cosa fai?” e qui finalmente posso di nuovo dire le mie splendide parole:” 20 di bocca con Ingoio, oppure 30 di culo inculata vigorosamente a pelo!”
Rimane colpito dalla mia sensuale ed eccitante franchezza, e risponde “Hai la camera?” “No tesoro ma ti porto in un luogo sicure dove facciamo quello che vuoi!”
“mi ecciti da impazzire, devi essere proprio una Gran Porca, Monta dai”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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